In una recente dichiarazione, il presidente argentino Javier Milei ha ribadito il suo sostegno all’utilizzo del Bitcoin (BTC) e di altre valute nell’economia nazionale.
La sua visione promuove la libera concorrenza delle valute, consentendo ai cittadini di scegliere l’unità monetaria preferita.
Bitcoin e oltre: La visione di Milei per la libera concorrenza valutaria in Argentina
La dichiarazione di Milei risponde a Gabor Gurbacs, ex direttore della strategia per gli asset digitali di VanEck, che ha risposto al suo tweet di saluto con “Bitcoin per tutti”. Milei ha assicurato che la sua amministrazione permetterà la libera concorrenza delle valute, includendo il Bitcoin e altre unità come il West Texas Intermediate (WTI) e le British Thermal Units (BTU).
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“Ci sarà una libera concorrenza tra le valute, quindi se si vuole usare il Bitcoin, non ci saranno problemi. Inoltre, è possibile utilizzare altre unità di misura come WTI, BTU e quella più appropriata per la propria attività. Il problema è più che altro contabile; si risolve con il metodo della valuta funzionale”, ha dichiarato.
Da una prospettiva diversa, la dichiarazione di Milei può essere vista come ispirata dall’amministrazione di Nayib Bukele in El Salvador, che ha permesso la libera circolazione di Bitcoin. Tuttavia, il contesto argentino è leggermente diverso da El Salvador.
Il Paese lotta con l’inflazione degli anni precedenti e con l’incertezza fiscale associata alle criptovalute. Inoltre, l’Argentina ha una marcata preferenza per le stablecoin come mezzo di pagamento. Ricardo Mihura, esperto di regolamentazione delle criptovalute e presidente della ONG Bitcoin Argentina, ha condiviso la sua visione della situazione attuale.
“Per l’uso del Bitcoin come valuta, l’Argentina deve cambiare drasticamente il suo trattamento fiscale. È impossibile utilizzare il Bitcoin come valuta se ogni transazione genera una plusvalenza o una perdita che viene tassata dall’imposta sul reddito. Questo non è il caso delle valute straniere, perché le differenze dei tassi di cambio sono esenti per le persone fisiche. In Argentina c’è ancora una significativa discriminazione nei confronti del Bitcoin e delle criptovalute”, ha spiegato a BeInCrypto.
Nonostante queste sfide, Milei rimane determinato a istituzionalizzare maggiormente il Bitcoin nell’economia argentina, anche se più “a modo suo”. Nel dicembre 2023, il Ministro degli Affari Esteri, dello Scambio Internazionale e del Culto ha confermato che l’amministrazione avrebbe permesso di stipulare contratti in Bitcoin, il che ha consolidato le speranze della comunità cripto.
L’amministrazione di Milei ha anche affrontato delle critiche. Nel primo trimestre del 2024, la comunità delle criptovalute, includendo El Salvador, ha dato a Milei un duro feedback per aver ceduto alle pressioni del Gruppo di Azione Finanziaria Internazionale (GAFI) e aver stabilito una legge per una più forte regolamentazione dei Fornitori di Servizi di Asset Virtuali (PSAV).
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Tuttavia, l’apertura dell’Argentina alla libera concorrenza valutaria potrebbe cambiare in modo significativo l’economia del Paese, soprattutto in un contesto di alta inflazione e incertezza economica. Tuttavia, l’attuazione e l’accettazione di queste misure dovranno essere viste nei prossimi mesi.
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