Nelle ultime settimane, movimenti significativi e pressioni di vendita hanno scosso il Bitcoin.
I detentori a lungo termine, i primi minatori e i gestori di ETF hanno venduto miliardi di BTC, sollevando dubbi riguardo a una stabilità a breve termine della criptovaluta.
La pressione di vendita del Bitcoin accelera
I detentori di Bitcoin a lungo termine hanno venduto 1,2 miliardi di dollari nelle ultime due settimane. Questo sostanziale svendere ha messo sotto pressione il mercato.
Secondo Ki Young Ju, CEO della società di analisi blockchain CryptoQuant, questa quantità di capitale in liquidità sul lato vendita deve essere assorbita attraverso transazioni over-the-counter. Altrimenti, i broker potrebbero depositare Bitcoin nelle piattaforme di scambio, con un potenziale ulteriore impatto sul mercato.
Anche i primi minatori di Bitcoin hanno contribuito a svendere. Quest’anno hanno realizzato circa 550 milioni di dollari di profitti quando il Bitcoin scambiava tra 62.000 e 70.000 dollari. Questa tendenza ha intensificato la pressione al ribasso sul prezzo del Bitcoin.
È interessante notare che l’analisi sul blockchain suggerisce che questa “rara” capitolazione dei minatori è legata al recente dimezzamento del Bitcoin. Questo processo elimina i minatori più deboli, provocando un aumento temporaneo della vendita di BTC. Quando questi minatori escono, il mercato subisce un calo prima di poter potenzialmente rimbalzare.
“Nonostante l’aumento della pressione di vendita in seguito al dimezzamento, i cicli storici di mercato mostrano che i 6-12 mesi successivi al dimezzamento tendono a essere rialzisti. I minatori di solito vendono pesantemente dopo il dimezzamento per rafforzare le riserve in previsione della tendenza al ribasso che di solito segue”, ha dichiarato a BeInCrypto Matteo Greco, analista di ricerca presso Fineqia.
Tuttavia, l’analista sul blockchain Willy Woo sostiene che questa fase richiede una compensazione degli open interest nei mercati dei contratti a termine prima che possa riprendere una tendenza rialzista.
“Abbiamo ancora bisogno di una solida quantità di liquidazioni prima di ottenere il via libera per un’ulteriore attività rialzista”, ha sottolineato Woo.
Leggi tutto: Cosa è successo all’ultimo dimezzamento del Bitcoin? Previsioni per il 2024
Ad aggravare le difficoltà del mercato, gli analisti della piattaforma di analisi AI Spot on Chain hanno evidenziato il persistere di flussi netti negativi negli ETF Bitcoin.
Il 18 giugno 2024, il deflusso netto degli ETF Bitcoin ha raggiunto 152 milioni di dollari. Questo segna il quarto giorno consecutivo di flussi netti negativi, per un totale di 714 milioni di dollari. In particolare, Grayscale e Fidelity hanno registrato deflussi significativi, esacerbando il sentimento ribassista.
Infine, gli analisti della società di scienza dei dati IntoTheBlock hanno notato che il numero di transazioni in Bitcoin è impennato all’inizio dell’anno a causa dell’entusiasmo per gli ordinali e le rune. Tuttavia, l’aumento dell’utilizzo e dell’attività whale non comporta un afflusso significativo di nuovi partecipanti.
“In genere, i mercati rialzisti delle criptovalute sono alimentati dall’entusiasmo diffuso per il Bitcoin. Tuttavia, nonostante la rapida ascesa del Bitcoin, [manca] una crescita degli utenti al dettaglio”, hanno scritto gli analisti di IntoTheBlock.
In effetti, il numero di nuovi utenti di Bitcoin è sceso a un minimo pluriennale, persino al di sotto dei livelli visti durante il mercato ribassista del 2018. Questa mancanza di crescita degli investitori al dettaglio solleva domande critiche sulla sostenibilità delle attuali dinamiche di mercato.
Per saperne di più: Previsione del prezzo del Bitcoin (BTC) 2024 / 2025 / 2030
Sebbene Ju sostenga che il sentimento dei media rimane rialzista, questa prospettiva ottimistica potrebbe non essere vantaggiosa. Con i sostanziali svendimenti dei detentori a lungo termine, dei primi minatori e i persistenti flussi netti negativi degli ETF, il Bitcoin potrebbe affrontare un periodo di correzione prolungato.
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