L’Internal Revenue Service (IRS) ha pubblicato oggi nuove linee guida sulle tasse crypto, richiedendo che i broker DeFi raccolgano e riportino informazioni molto più dettagliate sui clienti e le transazioni.
Queste nuove regole si applicano ai servizi front-end che interagiscono con gli utenti, ma i protocolli stessi sono esenti.
L’IRS vuole informazioni sulle tasse crypto da DeFi
L’IRS ha pubblicato queste nuove linee guida fiscali il 27 dicembre, concentrandosi principalmente sulle istituzioni DeFi e i loro clienti. Dallo scorso anno, l’agenzia ha intensificato i suoi sforzi per contrastare l’evasione fiscale crypto, sviluppando persino uno strumento AI per assistere in questo compito.
Tuttavia, queste nuove regole non entreranno in vigore fino al 2027, quindi le aziende DeFi esistenti hanno tempo per adattarsi.
“Le regolamentazioni finali richiedono ai broker [DeFi] di presentare dichiarazioni informative e fornire dichiarazioni ai beneficiari riportando i proventi lordi sulle cessioni di asset digitali effettuate per i clienti in determinate transazioni di vendita o scambio. [Richiede inoltre] a certi partecipanti dell’industria della finanza decentralizzata di presentare e fornire dichiarazioni informative come broker,” ha scritto l’annuncio.
Questi nuovi requisiti di segnalazione si concentrano sul Modulo 1099, che l’IRS ha ampliato quest’anno. Il Modulo 1099-DA per gli asset digitali è stato creato ad aprile, con l’obiettivo di creare maggiore trasparenza fiscale per l’industria crypto. Alla creazione, broker come exchange e processori di pagamento dovevano presentare questi moduli, e ora gli stessi requisiti si estendono alla DeFi.
Sebbene vari rappresentanti eletti abbiano cercato di creare nuove tasse crypto quest’anno, l’IRS opera come un’istituzione burocratica apolitica. Aumenta le tasse solo attraverso metodi come reinterpretare statuti ambigui, non creandone di nuovi da zero.
In altre parole, gli utenti crypto generali non dovrebbero aspettarsi un’aliquota fiscale più alta da questi sviluppi. Tuttavia, queste interpretazioni possono ancora irritare significativamente gli appassionati di crypto. All’inizio di quest’anno, l’IRS ha dovuto ritirare nuove linee guida fiscali crypto dopo un’ampia protesta pubblica.
Inoltre, gli utenti privati non sono più tenuti a elencare i loro indirizzi wallet sul Modulo 1099-DA. A seconda del clima politico, queste regolamentazioni potrebbero cambiare prima di entrare in vigore.
Nel complesso, la tassazione crypto ha visto sviluppi significativi nel 2024. Paesi come Repubblica Ceca e Russia hanno allentato alcune politiche fiscali relative alle attività crypto, mentre i governi in Italia e Corea del Sud hanno accennato a requisiti più severi.
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