Un nuovo rapporto spiega al dettaglio i dati on-chain e i messaggi trapelati da A7, un’azienda specializzata nell’elusione delle sanzioni. Apparentemente, la società ha interferito nelle elezioni moldave a beneficio della Russia.
Queste fughe di notizie non contengono una prova diretta che colleghi il Cremlino ad A7, ma i token finanziano sondaggi, reti di attivisti, politici e altro ancora. Sembra impossibile che il governo non abbia conoscenza o coinvolgimento in queste attività.
SponsoredLa Russia sta interferendo nelle elezioni moldave?
A7 è diventato un nome piuttosto noto nella comunità crypto, lanciando la stablecoin supportata dal rublo che è diventata un veicolo principale per l’elusione delle sanzioni.
Tuttavia, nuove fughe di notizie gettano l’azienda in una luce ancora più oscura. Potrebbe essere un importante canale per l’interferenza russa nelle elezioni dell’Europa orientale.
SponsoredSebbene la presunta interferenza della Russia nelle elezioni statunitensi abbia causato un’isteria ingiustificata tra i liberali americani, queste affermazioni sono focalizzate su Moldova e includono prove on-chain.
Gli analisti hanno già avvertito di una corruzione elettorale organizzata in Moldova, ma A7 è apparentemente al centro della propria operazione.
La stablecoin di A7 era un elemento fisso su Garantex, un exchange chiuso per violazioni delle sanzioni. Il token A7A5 è riapparso in successive incarnazioni e exchange criminali non correlati allo stesso modo.
A7 ha specializzato il suo focus aziendale verso l’elusione delle sanzioni transfrontaliere, trovando lì una nicchia redditizia. I dati on-chain mostrano le operazioni del gruppo:
Da questo contesto, il salto verso l’interferenza attiva nelle elezioni è stato apparentemente piuttosto piccolo. Questi dati confermano che i wallet di A7 hanno effettuato pagamenti diretti a politici moldavi.
Una rete nascosta
Ilan Shor, sanzionato dagli Stati Uniti per aver presumibilmente aiutato la Russia nell’interferenza elettorale in Moldova, ha inviato segretamente milioni ad almeno un ex funzionario eletto nel paese. I messaggi trapelati corroborano anche questo incidente.
Questo è solo l’incidente individuale più sconvolgente dell’attività elettorale russa. Le chat trapelate e i dati on-chain mostrano un chiaro schema di utilizzo di USDT per finanziare reti di attivisti, operazioni di sondaggio e altro. A7 ha anche utilizzato Toncoin per effettuare pagamenti a individui selezionati.
Sebbene le fughe di notizie facciano vaghi riferimenti a connessioni con l’intelligence, non ci sono prove definitive che il governo russo sia a conoscenza dell’interferenza elettorale in Moldova. Tuttavia, a causa della natura segreta di queste operazioni, potrebbe essere molto difficile ottenere prove concrete.
Per ora, basti dire che individui in Russia stanno utilizzando pagamenti in crypto per influenzare le elezioni in Moldova. Sembra estremamente improbabile che A7 stia agendo completamente da solo senza la conoscenza del governo russo.