Il più grande exchange di crypto della Corea del Sud, Upbit, potrebbe prepararsi per una potenziale IPO sul Nasdaq, dopo la conferma che il gigante tecnologico Naver si sta preparando ad acquisire la sua società madre, Dunamu, in una storica fusione con scambio azionario.
L’operazione, che si prevede venga approvata nelle riunioni del consiglio di amministrazione la prossima settimana, creerebbe uno dei conglomerati fintech-crypto più potenti dell’Asia e accelererebbe l’ingresso della Corea nei mercati dei capitali americani.
SponsoredI termini aggiornati dello swap azionario rafforzano la roadmap dell’IPO di Upbit su Nasdaq
Secondo i report di Zoomer e Unfolded, che citano Bloomberg, l’exchange Upbit potrebbe presto lanciare un’IPO negli Stati Uniti tramite il Nasdaq.
L’annuncio arriva dopo i report secondo cui Naver Financial acquisirà Dunamu attraverso uno scambio azionario da KRW 20 trilioni (14,5 miliardi di dollari). Questo renderebbe l’operatore di Upbit una sussidiaria interamente controllata dal colosso internet dominante del paese.
La fusione combinerebbe l’ecosistema fintech di Naver con il 70% della quota di mercato del trading di crypto domestico di Upbit, creando istantaneamente una piattaforma di finanza digitale a livello globale.
L’unione posiziona l’attività di Upbit sotto una struttura societaria più sicura dal punto di vista politico e riconoscibile a livello globale, molto più accettabile per le autorità di regolamentazione del Nasdaq rispetto a un exchange di criptovalute standalone.
La ricerca di intermediazione indica che l’entità Naver-Upbit fusa ha gettato le basi per un potenziale IPO sul Nasdaq già nel 2026, a seconda delle condizioni del mercato USA.
Sponsored SponsoredI media locali hanno riportato dichiarazioni del settore, rivelando che Naver Financial e Dunamu hanno deciso di aumentare il rapporto di cambio e di allineare formalmente la fusione con un impegno per un futuro listing sul Nasdaq.
Entrambe le aziende terranno riunioni del consiglio mercoledì 26 novembre, per finalizzare lo scambio azionario completo. Si prevede che il rapporto aggiornato si aggirerà su 1:3,3-3,4 a favore di Dunamu, più alto di quanto precedentemente ipotizzato.
“Una fonte autorevole dell’industria ha dichiarato “[l’adeguamento è volto a] riflettere attivamente il valore aziendale di Dunamu e garantire un’integrazione fluida tra Naver e Dunamu,”” hanno riportato i media locali, citando una fonte autorevole del settore.
Il rapporto rivisto riconosce le metriche di performance significativamente più forti di Dunamu. Alla fine del 2024, Dunamu ha registrato un profitto operativo di KRW 1.186 trilioni, circa 10 volte il KRW 103,5 miliardi di Naver Financial, insieme a asset di gran lunga più grandi.
Sponsored SponsoredGli azionisti di minoranza avevano espresso insoddisfazione per uno scambio “1:3”, sostenendo che sottovalutasse l’operatore di Upbit. Il rapporto più alto è visto internamente come un compromesso che consente a entrambi i principali gruppi di azionisti di approvare l’accordo.
Fonti dei media locali confermano anche che le due società hanno concordato di completare un listing sul Nasdaq entro un periodo definito dopo lo scambio azionario, affrontando le preoccupazioni sui conflitti di doppia quotazione poiché Naver Corporation è già quotata in borsa in Corea.
Nonostante l’IPO stessa non sia all’ordine del giorno del consiglio di questa settimana, il piano di listing verrà finalizzato una volta completati i passaggi procedurali.
La conferenza stampa congiunta programmata per il 27 novembre presso la sede “1784” di Naver dovrebbe delineare la strategia di espansione globale a lungo termine dell’entità fusa.
SponsoredIl momentum per le IPO cresce mentre i rivali si ristrutturano
Le ambizioni globali di Upbit arrivano mentre i rivali interni perseguono i loro percorsi verso la quotazione in borsa. Bithumb, il secondo exchange più grande della Corea, ha riportato di aver riguadagnato quasi il 25% della quota di mercato e si sta preparando per il mercato pubblico.
Nel frattempo, K Bank, il principale partner bancario di Upbit, è stata costretta a ritirare la prevista IPO di $700 milioni l’anno scorso a causa di presunte preoccupazioni di valutazione, intensificando il controllo sulle quotazioni fintech coreane.
Al contrario, il percorso di Upbit verso Wall Street appare rafforzato dal sostegno di Naver. La fusione con un marchio big-tech riduce gli attriti normativi e offre una “copertura” per l’obiettivo di lunga data di Dunamu di una quotazione negli Stati Uniti.
Se la fusione procederà come previsto, la Corea del Sud potrebbe presto tentare quello che nessuna grande piattaforma crypto asiatica ha realizzato: un posto sul Nasdaq, segnando un nuovo capitolo nella corsa globale crypto-fintech.