Il 5 settembre, i fondi negoziati in borsa (ETF) legati a Ethereum negli Stati Uniti hanno visto un’ondata di riscatti, con investitori che hanno ritirato più di $444 milioni.
La svendita ha segnato il secondo deflusso più grande da quando i fondi sono stati lanciati a luglio 2024. Ha segnalato un’inversione netta nell’appetito degli investitori per l’esposizione a ETH.
SponsoredI fondi ETH registrano il calo settimanale più netto dal lancio
Secondo i dati di SoSo Value, ETHA di BlackRock ha guidato i prelievi, perdendo $307,68 milioni, che rappresentano quasi il 70% del totale della giornata.
I due fondi di Grayscale hanno seguito con deflussi cumulativi di oltre $80 milioni, mentre FETH di Fidelity ha perso $37,77 milioni. Anche CETH di 21Shares ha registrato $14,68 milioni in prelievi.
Di conseguenza, i riscatti del 5 settembre hanno esteso una serie di cinque giorni di uscite di capitale iniziata il 29 agosto.
In quel periodo, gli ETF su Ethereum hanno perso collettivamente più di $952 milioni, segnando il più grande deflusso settimanale dei nove fondi dalla loro creazione.

Gli analisti di mercato hanno sottolineato che i deflussi sono un mix di prese di profitto e cautela in risposta a oscillazioni di prezzo accentuate nei mercati crypto.
Nel frattempo, il mercato dei derivati di Ethereum mostra anche segni di stress, estendendo la pressione oltre gli ETF.
L’analista di CryptoQuant JA Maarturn ha affermato che i venditori nei futures su ETH hanno superato gli acquirenti di $570 milioni, spingendo il volume netto dei taker nettamente verso il lato delle vendite.
Storicamente, tali vendite pesanti emergono spesso vicino ai massimi di mercato locali, rafforzando l’idea che i trader stiano coprendo il rischio di ulteriori ribassi.
SponsoredTuttavia, la narrativa a lungo termine di Ethereum rimane intatta tra i suoi sostenitori più forti nonostante le turbolenze a breve termine.
Il co-fondatore di Ethereum Joseph Lubin ha recentemente ribadito che il potenziale di ETH si estende ben oltre le valutazioni attuali. Ha previsto che l’asset potrebbe moltiplicarsi per 100 volte e alla fine superare “la base monetaria di Bitcoin/BTC”.
Lubin ha affermato che le istituzioni di Wall Street integreranno alla fine Ethereum nelle operazioni principali, nello staking e nella gestione dei validatori per sostituire i sistemi legacy.
Secondo lui, la sperimentazione iniziale di JPMorgan con la tecnologia Ethereum dimostra che le grandi banche hanno già esposizione all’infrastruttura blockchain. Questo background le posiziona per adattarsi più facilmente una volta che le reti decentralizzate diventeranno lo standard del settore.