Ethereum (ETH) potrebbe chiudere dicembre in negativo, segnando il quarto calo mensile consecutivo. Questo scenario potrebbe mettere sotto pressione i grandi investitori che hanno accumulato ETH nel corso dell’anno.
Se ETH dovesse continuare a scendere, questi holder dovranno scegliere tra uscire in pareggio o accettare delle perdite.
SponsoredCome sono rimaste le balene di Ethereum intrappolate tra pareggio e perdite a dicembre?
I dati dell’ETH Whale Unrealized Profit Ratio, che monitora gli indirizzi che detengono tra 1.000 e oltre 100.000 ETH, mostrano un calo costante negli ultimi quattro mesi.
Il rapporto si è avvicinato allo zero. Questo indica che i grandi investitori ETH ora hanno un costo medio vicino al prezzo attuale di mercato, lasciando poco o nessun profitto non realizzato.
Dal punto di vista positivo, il comportamento d’acquisto di questo gruppo influenza fortemente l’andamento del mercato. Rafforza la fiducia che i prezzi attuali rappresentino un’opportunità. L’accumulo costante a questi livelli suggerisce una possibile zona di bottom per l’accumulo di ETH.
Sponsored Sponsored“Non hanno effettuato prese di profitto in questo ciclo e stanno ulteriormente aumentando le proprie posizioni. Ciò significa che la fascia di prezzo attuale rappresenta un’opportunità per acquistare ETH al prezzo più basso possibile”, ha spiegato in dettaglio l’analista di CryptoQuant CW8900 commentando.
Tuttavia, da una prospettiva ribassista si pone una domanda cruciale: cosa accadrebbe se il mercato proseguisse il trend discendente ormai in atto da quattro mesi? In tal caso, gli investitori whale incorrerebbero in perdite reali. Due fattori fanno pensare che questo scenario sia plausibile.
Due fattori spingono le balene Ethereum ad agire a dicembre
Innanzitutto, l’Ethereum Coinbase Premium Index è diventato negativo nella terza settimana di dicembre.
Questo indicatore misura la differenza percentuale tra il prezzo di ETH su Coinbase Pro (coppia USD) e Binance (coppia USDT). Un valore negativo indica che i prezzi su Coinbase sono inferiori, riflettendo pressione di vendita da parte degli investitori statunitensi.
Dopo aver filtrato il rumore tramite la media mobile esponenziale a 30 giorni, l’indice è rimasto negativo per oltre un mese. Se la pressione di vendita proveniente da Coinbase dovesse intensificarsi, il prezzo di ETH potrebbe scendere ulteriormente nei prossimi giorni.
Il secondo fattore riguarda il calo dell’interesse retail. L’attività on-chain di ETH è scesa, a dicembre, ai livelli più bassi dell’anno.
Il grafico ETH Active Sending Addresses mostra una tendenza chiaramente ribassista. L’attività sulla rete si è raffreddata in modo significativo. In assenza di pressione d’acquisto retail, ETH fatica ad allinearsi alla domanda istituzionale e a innescare un breakout.
“La mancanza di partecipazione da parte del retail può limitare il potenziale rialzo nel breve termine, visto che i flussi retail solitamente guidano il momentum nelle prime fasi dei rimbalzi,” ha spiegato in dettaglio CryptoOnchain commentando.
Inoltre, il prezzo realizzato per gli indirizzi di accumulo ETH funge da importante livello di supporto attorno a 3.000 dollari. ETH attualmente scambia vicino a 2.800 dollari e sembra sul punto di rompere al ribasso questo supporto.
Questi fattori pongono le balene in una situazione in cui potrebbero dover agire. Vendere per recuperare capitale o limitare le perdite potrebbe aumentare la pressione ribassista. Azioni di questo tipo potrebbero addirittura innescare panic selling su scala istituzionale.
Nonostante questi rischi, un recente rapporto di Bitwise mantiene una visione ottimistica per il 2026. Secondo il report, il prezzo di ETH potrebbe raggiungere nuovi massimi storici prima del previsto.
