Con una mossa sorprendente, i tribunali cinesi hanno stabilito che le criptovalute sono protette come proprietà legali dalla legge cinese. Questo nonostante il divieto ufficiale di trading e mining di criptovalute imposto nel 2021.
L’affermazione dello status legale delle criptovalute è arrivata in un nuovo rapporto della Corte del Popolo cinese che esamina gli asset digitali. La sentenza riconosce legalmente gli asset digitali in un Paese in cui non esiste un modo legale per ottenerli.
SponsoredLe regole cinesi sulle criptovalute sono più che confuse
Tuttavia, la modifica delle leggi cinesi sulle criptovalute avviene mentre vengono inflitte dure punizioni a funzionari e imprenditori di criptovalute sul continente.
In particolare, questa settimana un tribunale ha condannato all’ergastolo un ex funzionario del Partito Comunista per aver preso tangenti legate al sostegno di operazioni di mining di criptovalute. Gli approcci contraddittori evidenziano l’arbitraria flessione dei muscoli di Pechino sugli asset digitali e sugli operatori del settore.
Il rapporto della Corte del Popolo ha stabilito che le criptovalute hanno un valore economico e devono quindi essere considerate proprietà legali protette dalla legge cinese. Anche se la Banca centrale cinese ha emesso un divieto nazionale su tutte le transazioni di criptovalute nel settembre 2021.
Il Paese aveva già vietato il mining di criptovalute nel giugno dello stesso anno. Tuttavia, la Cina ha tecnicamente vietato tutte le criptovalute nel giugno 2019 dopo che la sua banca centrale ha bloccato l’accesso a tutti gli scambi di criptovalute.
Per saperne di più sugli alti e bassi della regolamentazione degli asset digitali: Regolamentazione delle criptovalute: Quali sono i vantaggi e gli svantaggi?