BlackRock iShares Bitcoin Trust (IBIT) si prepara a chiudere il 2025 come una delle principali forze nel panorama finanziario degli Stati Uniti. Il fondo ha raggiunto un risultato raro nella gestione patrimoniale, raccogliendo miliardi di dollari pur facendo registrare perdite per gli investitori.
I dati raccolti da Bloomberg Intelligence confermano che IBIT ha conquistato la sesta posizione nella classifica degli ETF statunitensi per afflussi netti.
SponsoredGli acquisti istituzionali sui ribassi portano 25 miliardi di dollari in IBIT nonostante i rendimenti negativi
Durante l’anno, il fondo ha attirato 25,4 miliardi di dollari di nuovi capitali, superando giganti tradizionali come Invesco QQQ Trust e SPDR Gold Trust (GLD).
Questo afflusso di capitali è avvenuto nonostante una marcata divergenza nelle performance degli asset.
Infatti, mentre l’oro è salito di quasi il 65% nel 2025, grazie agli acquisti delle banche centrali e alle coperture geopolitiche, IBIT ha registrato una perdita dall’inizio dell’anno pari al 9,59%.
I risultati del fondo hanno sofferto a causa della flessione di Bitcoin di circa il 30% dal massimo storico di ottobre di 126.173 dollari, con il prezzo attuale vicino a 88.000 dollari.
In genere, rendimenti negativi provocano la fuga di capitali.
Tuttavia, la capacità di IBIT di attirare 25 miliardi di dollari durante una fase di correzione segnala un cambiamento fondamentale nel comportamento degli investitori. Dimostra che gli operatori istituzionali stanno acquistando sistematicamente durante i ribassi invece di cedere al panic selling per via della volatilità.
Alla luce di ciò, Eric Balchunas, Senior ETF Analyst di Bloomberg, ha definito questi afflussi come un segnale chiaramente rialzista per la traiettoria di lungo periodo dell’asset.
“IBIT è l’unico ETF nella Flow Leaderboard del 2025 con un rendimento negativo per l’anno”, ha dichiarato Balchunas.
Nel frattempo, James Thorne, Chief Market Strategist di Wellington-Altus, sostiene che questi afflussi confermano la “financializzazione” di Bitcoin.
Secondo lui, il digital asset ora si comporta meno come un titolo tecnologico speculativo e più come una commodity macro matura.
“Osservando come ora viene scambiato Bitcoin, la microstruttura di mercato e la gestione della narrativa assomigliano sempre più a quanto avvenuto con l’oro per decenni sotto l’influenza degli operatori istituzionali, con il movimento del prezzo che riflette non solo la domanda fondamentale, ma anche il posizionamento, la progettazione dei prodotti e le preferenze dei grandi intermediari finanziari”, ha aggiunto.
Per il mercato più ampio, la performance di IBIT di BlackRock nel 2025 dimostra che l’ETF su Bitcoin non è una moda passeggera. Si è integrato con successo nei portafogli istituzionali, scalzando l’oro come principale “allocazione alternativa” anche quando il metallo prezioso ottiene risultati nettamente superiori in termini di prezzo.
Con il 2025 che si chiude e Bitcoin scambiata a valori inferiori rispetto ai massimi, gli investitori più esperti scommettono che l’infrastruttura costruita da BlackRock porterà la prossima gamba rialzista.