Con una straordinaria inversione di tendenza, il Bitcoin si è liberato dal suo storico torpore di settembre, segnando la prima performance positiva del mese dal 2016. Questo risultato si è verificato a fronte di una sostanziale resistenza da parte della Securities and Exchange Commission (SEC) degli Stati Uniti in merito alle richieste di fondi negoziati in borsa (ETF) sul Bitcoin.
Dopo aver iniziato il mese a circa 25.800 dollari, il Bitcoin ha registrato un’impennata di quasi il 4%, raggiungendo quasi 27.000 dollari al momento della stesura del presente documento.
SponsoredRialzo del Bitcoin nonostante il controllo della SEC
Nonostante il ripetuto rinvio da parte della SEC di diverse richieste di ETF spot sul BTC, la criptovaluta di punta è salita.
Nell’ultimo mese, l’ente normativo ha ritardato le decisioni su oltre sette domande, anche alla luce dei recenti sforzi per accelerare il processo di approvazione.
Secondo i dati di Coinglass, questa impennata dei prezzi segna il quarto settembre positivo per il Bitcoin dal 2013 e il primo dal 2016. È interessante notare che BeInCrypto ha riportato due analisti di criptovalute che non hanno previsto correttamente il movimento del prezzo.
“Prima del 2022, il BTC non era mai esistito in un mondo con tassi molto più alti del 2%… mentre ora, alla fine del 2023, il tasso dei Federal Funds è superiore al 5% e probabilmente vi rimarrà ancora a lungo, mentre le banche centrali del mondo cercano di tenere sotto controllo l’inflazione”.
