Arthur Hayes ha trasferito 508,647 ETH, per un valore di circa 1,5 milioni di dollari, su Galaxy Digital, alimentando nuove speculazioni sul fatto che il veterano crypto stia potenzialmente riducendo la sua esposizione.
La mossa sorprende perché recentemente Hayes aveva espresso una delle sue tesi rialziste più forti su Ethereum.
Speculazioni sulla vendita di Ethereum da parte di Arthur Hayes
I dati on-chain mostrano che il trasferimento è partito da un wallet collegato a Hayes ed è arrivato a un indirizzo di deposito di Galaxy Digital.
I trasferimenti verso desk istituzionali non indicano sempre una vendita immediata. Tuttavia, tali movimenti sono comunemente associati a fornitura di liquidità o esecuzione over-the-counter.
La transazione arriva mentre Ethereum viene scambiata appena sotto il livello psicologicamente importante dei 3.000 dollari, dopo un dicembre volatile segnato da deflussi dagli ETF e riposizionamenti sui derivati.
SponsoredNonostante la mossa, Hayes controlla ancora oltre 4.500 ETH.
Quindi, qualunque vendita rappresenterebbe una gestione di portafoglio piuttosto che un’uscita totale.
Il tempismo è significativo. Solo pochi giorni prima, Hayes aveva spiegato in dettaglio la sua visione sul futuro istituzionale di Ethereum, sostenendo che i grandi player finanziari abbiano finalmente riconosciuto i limiti delle blockchain private.
“Non puoi avere una blockchain privata. Devi avere una blockchain pubblica per la sicurezza e un utilizzo reale.”
Hayes ha presentato le stablecoin come il catalizzatore che rende Ethereum comprensibile per la finanza tradizionale. Ha previsto che le banche costruiranno sempre di più infrastruttura Web3 su Ethereum invece che su registri personalizzati.
“Vedrai le grandi banche iniziare a fare crypto e Web3 utilizzando una blockchain pubblica. Penso che la blockchain pubblica sarà Ethereum.”
Ha anche riconosciuto che la privacy resta un punto critico per l’adozione istituzionale, ma ha affermato che la questione sarà affrontata a livello di applicazione o di Layer-2, mentre la sicurezza resterà ancorata a Ethereum.
“Potrebbero sviluppare una L2 che abbia qualche tipo di funzionalità di privacy… ma il substrato, il livello di sicurezza, resta Ethereum.”
Tuttavia, le condizioni di mercato restano contrastanti. Ethereum ha faticato a recuperare un momentum costante sopra i 3.000 dollari mentre gli ETF spot su ETH hanno registrato deflussi rilevanti a metà dicembre e la volatilità implicita sui mercati dei derivati si è ridotta. Ciò riflette cautela più che panico.
A livello di protocollo, l’attività continua a migrare verso le rollup, mantenendo bassi i costi di transazione ma limitando l’incasso delle fee sul layer base di Ethereum.
Hayes ha anche assunto un tono pragmatico sulle aspettative di valutazione, offrendo un obiettivo di lungo termine piuttosto che una previsione a breve termine.
“Se ETH arriva a 20.000 dollari, servono circa 50 Ethereum per fare un milione… entro la fine del ciclo, per la prossima elezione presidenziale.”
Per ora, l’attività on-chain di Hayes suggerisce un posizionamento tattico, non un cambio di visione. La sua tesi rimane solida: Ethereum vince se le stablecoin e la finanza istituzionale on-chain crescono di scala.
Il mercato, però, potrebbe essere ancora in attesa che questa narrativa si concretizzi pienamente.
