Come previsto da diversi analisti del settore delle criptovalute, il clamore attorno alla dApp Friend.Tech si è spento con la stessa rapidità con cui si è acceso. L’attività di rete è crollata mentre l’ultima frenesia delle criptovalute volge al termine.
La dApp per la tokenizzazione dei social media, Friend.Tech, si è affievolita in termini di attività di rete dopo una settimana in cui ha dominato i titoli dei media crittografici.
SponsoredL’attività di Friend.Tech si affievolisce
La piattaforma “SocialFi” o “DeSo”, che consentiva agli utenti di acquistare e vendere quote di determinati account Twitter e profili di social media, si è esaurita.
Gli acquirenti e i venditori della piattaforma se ne sono andati, provocando un crollo delle vendite di profili di social media.

Secondo Dune Analytics, il volume di scambi giornalieri di Friend.Tech è crollato del 94% dal picco di 16,9 milioni di dollari del 21 agosto. Il 27 agosto la cifra era scesa a soli 953.000 dollari.
Inoltre, il numero di trader giornalieri è diminuito dell’83%, passando da 35.000 al suo picco a soli 6.000 il 17 agosto.
Anche le commissioni di rete di Friend.Tech sono crollate da 1,7 milioni di dollari il 21 agosto a soli 95.000 dollari il 27 agosto.
In effetti, tutte le metriche della piattaforma, dalle transazioni ai bot MEV e ai nuovi trader, sono crollate di oltre l’80% dalla scorsa settimana.

Inoltre, la società di ricerca del settore Messari ha riportato le lamentele degli utenti, che vanno dalle alte commissioni di trading, ai tempi di caricamento lenti e alle curve di prezzo ripide.
L’impatto sulla base
Anche i bot si sono infiltrati nella rete, provocando picchi nelle transazioni e anticipandole. La piattaforma è stata una grande spinta per la rete Coinbase layer-2 Base, che ha visto un’impennata di TVL e attività la scorsa settimana.
Questa tendenza al ribasso su Friend.Tech ha causato un calo significativo delle transazioni e dell’attività di Base, che elabora meno di cinque transazioni al secondo.
Ryan Wyatt, ex presidente di Polygon Labs, l ‘ha definito la scorsa settimana, affermando che:
“Nella sua forma attuale, si tratta fondamentalmente di un Ponzi involontario con il first in/first out, perché non c’è alcuna profondità nelle caratteristiche del prodotto che crei adesione o fidelizzazione”.